Nicola Selenu

Il vizietto del suicidio di massa

Per la serie “Comportamenti animali che la scienza non sa spiegare” oggi parliamo de..

Il “vizietto” del suicidio di massa

Negli animali l’istinto di sopravvivenza è forse ancor più forte che negli umani. Infatti, a meno che non debba difendere la prole o il cibo, la maggior parte degli animali preferirà scappare piuttosto che lottare. La vita è preziosa e lo sanno bene.

Nonostante ciò alcuni animali, in maniera apparentemente del tutto casuale, decidono improvvisamente di farla finita.

A Dumbarton, un piccolo borgo scozzese, c’è l’Overtoun Bridge: un ponte dove, toccando ferro, nessun uomo ha mai perso la vita, ne accidentalmente ne tantomeno volontariamente.
Eppure dal giorno della sua costruzione (nei primi anni ’60) almeno un cane si butta dal ponte ogni mese. E’ stato calcolato che, per qualche ragione, da quel ponte si sono suicidati oltre 600 cani (!) e la cifra continua a salire.

E siccome il dubbio è lecito, qui non stiamo parlando di morti accidentali dovute alla mancanza di una protezione. Diversi testimoni hanno raccontato di aver visto i cani camminare sul bordo esterno del guard rail per poi lanciarsi nel vuoto. Bizzarro. Soprattutto quando vedi i cani sopravvissuti all’impatto che risalgono e si lanciano nuovamente. Potete approfondire qui.

Purtroppo la sempre validissima teoria del cimitero indiano sottostante in questo caso è difficilmente applicabile.

Potreste pensare che sia un caso isolato..

A dire il vero qualche anno fa ci sono stati diversi casi di suicidi animali di massa che hanno avuto una certa risonanza. Il 2009 è stato particolarmente caldo in tal senso.

In Svizzera 28 mucche hanno deciso di lanciarsi da un burrone (più info qui). Nel giro di 3 giorni dozzine di calamari giganti si sono spiaggiati in California.

Senza dimenticare il villaggio di Jatinga (in India), dove centinaia di uccelli di specie diverse si ammazzano regolarmente al suolo (secondo alcune teorie perché attratti dalle fiaccole degli abitanti o disorientati da determinate condizioni atmosferiche). La cosa ha fatto così tanto parlare da essere citato anche tra le informazioni turistiche del posto, con tanto di fotografie degli animali morti.

NOTA BENE: Il caso più celebre di tendenze suicide animali, quello dei Lemmings (in italiano lemmi), è in realtà una bufala. Questi simpatici roditori artici sono stati erroneamente rappresentati mentre si gettano da una scogliera in un Documentario Disney del 1958 (White Wilderness). Malgrado la totale infondatezza di questo comportamento, la bufala ha ispirato diverse opere.. dal racconto Verso Occidente (1971) di Primo Levi, al celebrissimo videogame del 1991.

Le spiegazioni

Mutazioni climatiche e disorientamento dovuto direttamente/indirettamente all’azione dell’uomo sono le ipotesi più di moda.
C’è poi la tesi del follow the leader in cui l’errore (fatale) di uno degli animali in prima fila genera uno spiacevole effetto domino in cui.. se è andato a sbattere lui, per seguirlo, lo fanno anche gli altri. Una sorta di “effetto collaterale” dell’intelligenza collettiva.
Purtroppo questo non spiega suicidi distribuiti su più giorni o addirittura frequenti ma randomici come quelli del ponte Overtoun.

A presto con nuove emozionanti avventure della serie “Comportamenti animali che la scienza non sa spiegare”.

🙂

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