Nicola Selenu

Il MIT e i Virus per potenziale l’Efficienza dei Pannelli

Pannelli Solari

Gli scienziati stanno sempre cercando modi nuovi per aumentare l’efficienza dell’energia rinnovabile e recentemente i ricercatori del famoso MIT (Massachusetts Institute of Technology) hanno iniziato a sperimentare l’uso di speciali Virus per rendere le celle solari più efficienti a livello microscopico. In un articolo su Nature Nanotechnology, gli scienziati hanno rivelato che i virus potrebbero essere usati per organizzare i nanotubi in carbonio delle celle di Grätzel (Dye-Sensitized Solar Cells o più semplicemente DSSC), ottenendo un guadagno in efficienza di almeno un terzo.

Esistono due tipi di nanotubi in carbonio: semiconduttori (che controllano il flusso di corrente elettrica) o metallici (che funzionano come cavi elettrici, permettendo alla corrente di fluire facilmente). Il tipo semiconducente migliora la performance delle celle solari, mentre quelli metallici no. Il team voleva creare dei nanotubi unici con i vantaggi di entrambi i tipi, ed han ripiegato sui virus.


Gli studenti Xiangnan Dang e Hyunjung, lavorando con Angela Belcher (professoressa di Energia alla W.M. Keck), hanno scoperto che una versione geneticamente modificata di un virus chiamato M13 poteva essere usato per controllare la disposizione dei nanotubi su una superficie. Infatti questo virus permette ai nanotubi di restare separati, evitando di cortocircuitarsi.

Il sistema è stato testato sulle DSSC, un tipo di celle solari leggero ed economico, ottenendo un’efficienza di conversione energetica del 10.6% contro l’8% delle celle non potenziate da virus.
Il guadagno è di circa un terzo, ma i ricercatori si aspettano di potersi spingere ancora un po’ più in là.

Spero che questa ricerca ispiri altri ricercatori a sperimentare su sistemi ibridi tra biologia e tecnologia; sono curioso di vedere sempre più applicazioni finché, ovviamente, non si potrà creare RoboCop.

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