Nicola Selenu

Siti Made For Adsense

L’espressione Made For AdSense (in breve MFA) si riferisce a siti web (o temi per WordPress, Joomla e altri CMS) che sono stati costruiti unicamente in funzione delle pubblicità AdSense.
Internet è ormai pieno di templates MFA che si suppone debbano aiutarti a fare soldi facili.

Vediamo più nel dettaglio come funzionano. Le 3 forme in cui incontriamo gli MFA:

Templates ottimizzati MFA

La maggiorparte delle persone che usano MFA semplicemente scaricano un template MFA (generalmente per WordPress) con una sola cosa in mente: selezionare keywords per mostrare risultati per parole chiave che paghino bene. L’idea è di lavorare in stretto rapporto con Adwords per attrarre persone che i siti MFA utilizzando keyword di costo inferiore. Così, dall’altra parte guadagnano cifre maggiori per via delle pubblicità mostrate dalle keywords che pagano bene. E’ il fenomeno dell’arbitraggio. Fortunatamente questa tecnica scorretta non è più efficace grazie all’introduzione, da parte di Google, del cosiddetto “Smart Pricing” (che spiegherò più avanti).

Siti MFA

L’altra forma di Made For Adsense sono i siti MFA veri e propri. Questi siti sono stati creati dai publishers unicamente per AdSense e non offrono alcun contenuti rilevante e/o interessante. I celebri autoblog (che no, non sono blog che parlano di auto, ma blog che si popolano automaticamente con contenuti su determinate keywords) sono, per definizione, dei Siti MFA. Questo è davvero il lato più oscuro dell’MFA ed uno dei più antipatici per gli altri publisher AdSense.

Designers MFA

Dire che tutto ciò che è MFA è male è comunque una bugia e, in effetti, esistono dei templates altamente ottimizzati per AdSense, ma sono stati concepiti per ospitare dei buoni contenuti. Questi templates vengono da designers professionisti che stanno usando il concetto dell’MFA per attrarre più persone verso le loro abilità di web design. In questo caso, è senz’altro una buona opzione per i neofiti che non hanno il tempo di preparare immagini e layouts e desiderano concentrarsi principalmente nello sperimentare con AdSense.

L’arbitraggio: Il lato oscuro di AdSense

Con l’arrivo di AdSense, sul web si è diffusa una terribile moda in cui alcuni publisher spendevano il loro tempo unicamente creando siti MFA senza contenuti e solo pubblicità. Questi publishers hanno impestato il network di Adwords con parole chiave economiche per poter accrescere i propri guadagni AdSense. Un grande numero di publishers onesti è dovuto correre ai ripari e rispondere al fuoco. Uno dei migliori strumenti contro questo genere di siti è il cosiddetto “filtro degli annunci della concorrenza” che può essere usato insieme ad una blacklist di siti MFA che pagano poco.

Smart Pricing

Lo Smart Pricing è la risposta di Google all’arbitraggio. I publisher che usano Adwords (o simili) per attrarre traffico su siti che pagano bene hanno un unico cruccio: il CTR. Come spiegato nell’articolo dedicato a quanto si può guadagnare con Adsense, CTR sta per “click-through-rate” ovvero, in poche parole, quanti click riceve una pubblicità in rapporto alle suoi visualizzazioni (impressioni). Se il tuo sito ha un alto CTR sarà presto soggetto allo Smart Pricing. Lo Smart Pricing assicura che il prezzo per click che ricevi sia molto più basso rispetto al prezzo medio che le persone gli darebbero. Ho sentito parlare di casi in cui lo Smart Pricing ha ridotto ol costo per click di qualcosa come il 10% del massimo costo per click. Si tratta di un decremento considerevole che può portarvi dalle stelle alle stalle.

In poche parole, il costo delle parole chiave (usando adwords) diventa maggiore del costo medio per click sulla pagina di destinazione. Come potete immaginare questo si riflette in una perdita di profitti, invece che in un guadagno.

Trucchi e Consigli

Exit mobile version